V. 17 N. I (2025)
Sezione monografica Tradurre il trauma

I caratteri dell’indicibile. La traduzione del sintomo in alcune opere della letteratura sinofona

Silvia Pozzi
Università degli Studi di Milano Bicocca, Italia

Pubblicato 2025-06-25

Parole chiave

  • letteratura sinofona,
  • caratteri cinesi,
  • trauma,
  • traduzione

Come citare

Pozzi, S. (2025). I caratteri dell’indicibile. La traduzione del sintomo in alcune opere della letteratura sinofona. L’ospite Ingrato, 17(I), 141–158. https://doi.org/10.36253/oi-18023

Abstract

Il trauma della Rivoluzione Culturale segna la modernità letteraria cinese e l’identità taiwanese si fonda su una memoria storica segnata da traumi. Quali sfide affronta il traduttore? Un rischio è la razionalizzazione: come distinguere le ripetizioni grammaticali da quelle retoriche in Brothers di Yu Hua? Come preservare le onomatopee, così ricorrenti in cinese, senza produrre effetti stranianti? Altro ostacolo è la distanza culturale: in Il professore e la ballerina del carillon, Dorothy Tse reinventa Hong Kong. Come rendere riconoscibili i paesaggi per chi non ha riferimenti? Infine, la distanza linguistica: in Ghost Town di Kevin Chen, gui 鬼 significa “fantasma”, ma anche “assurdo” o “sperduto”, “remoto”. Esiste poi nel romanzo una sovrapposizione di lingue, perché l’autore ricorre al taiwanese, la lingua materna dei sogni e dei ricordi.