Pubblicato 2025-06-25
Parole chiave
- Danilo Kiš,
- Balcani,
- letteratura mondiale,
- infanzia traumatica,
- trauma collettivo
- resilienza,
- costruzione nazionale ...Più
Come citare
Copyright (c) 2025 Simona Škrabec

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Abstract
Danilo Kiš è uno dei pochi autori balcanici ad aver acquistato abbastanza prestigio non solo per circolare ma anche per essere studiati al di fuori dei propri confini. È stato costretto ad abbandonare la Jugoslavia per lo scandalo orchestrato dalle autorità in relazione alla pubblicazione di Una tomba per Boris Davidovich (1976). Il libro è stato censurato dopo una campagna diffamatoria in cui l’autore è stato accusato di plagio (1976-1981). Kiš ha deciso di lasciare il paese e vivere a Parigi durante il decennio decisivo del disgelo delle relazioni Est-Ovest. È diventato una delle più acute voci nell’analisi delle società totalitarie come «combative author» (Casanova 1999). La struttura stessa delle sue opere letterarie funziona come un artefatto che espone la possibilità di manipolazione di ogni discorso. Dietro la sua prosa, c’è un profondo lavoro analitico capace di documentare traumi personali e collettivi.